Caso LinkedIn: quando il Furto del Profilo si trasforma in Diffamazione
Mi hanno rubato l’ account LinkedIn e non riesco a recuperarlo. Le ho provate tutte!
Luigi, 36 anni di Roma, Operation Manager di una multinazionale, una mattina non è più riuscito ad accedere al suo account LinkedIn, capendo a quel punto che gli era stato violato.
Ad oggi le conseguenze del furto d’identità social sono diverse e riguardano molteplici ambiti, da quello reputazionale a quello economico:
Il danno del profilo reputazionale, per l’ipotesi in cui i dati personali della “vittima” vengano strumentalizzati mediante la pubblicazione di contenuti falsi e/o diffamatori che espongono la persona a responsabilità anche di natura penale.
L’aspetto economico, quando i dati contenuti nel profilo social siano utilizzati per consumare frodi bancarie ed economiche, attraverso l’impiego delle password che, molto spesso, sono memorizzate dagli utenti, per l’accesso ad altri account personali che permettono di usufruire di carte di credito e conti correnti.
Luigi per risolvere il suo problema ha deciso di affidarsi a ID defend e grazie all’acquisto del pacchetto ID Dark-web monitoring ha potuto usufruire del servizio di ripristino dell’identità attraverso un consulente specializzato che lo ha guidato passo dopo passo alfine recuperare il suo account social, nonché del servizio di Dark-Web monitoring per tenere monitorati i propri dati personali quali mail, password, iban, patente di guida ecc..
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